L’imprenditrice digitale è ancora al centro della bufera mediatica dopo il “Pandoro-Gate”. Ora sbuca la verità anche sui guadagni.
Per Chiara Ferragni gli ultimi mesi hanno segnato il momento più basso e difficile della sua carriera sui social. L’imprenditrice digitale di Cremona è ancora nel centro del mirino per le accuse e la sanzione ricevute dall’Antitrust, a seguito della campagna promozionale di Natale 2022 del Pink Christmas, il pandoro che avrebbe dovuto sostenere l’ospedale Regina Margherita di Torino. Dopo il grande clamore mediatico intorno alla sanzione da un milione di euro, l’influencer ha chiesto scusa in un video su Instagram che ha generato ulteriori polemiche.
In seguito al caso Pink Christmas, Chiara Ferragni si è ritrovata al centro di una nuova indagine in merito alla commercializzazione delle uova di Pasqua griffate. L’azienda CerealiItalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, aveva creato la campagna in collaborazione con il suo brand, per sostenere l’associazione i Bambini delle Fate. L’iniziativa avrebbe raggiunto i 36 mila euro in donazioni ma, così come per il pandoro Pink Christmas, l’influencer avrebbe incassato più di un milione di euro.
Le accuse e l’attenzione mediatica su Chiara Ferragni sono state accompagnate per alcune settimane dal silenzio social dell’imprenditrice. È tornata attiva sul suo profilo Instagram da ormai quasi un mese, nonostante l’assenza di collaborazioni con i brand di lusso, i quali hanno recentemente annullato i contratti previsti con l’influencer dopo quanto accaduto.
L’imprenditrice digitale, oltre al suo lavoro sui social, è a capo della Fenice srl e di Tbs Crew Srl, le due società che si occupano del marchio Chiara Ferragni e di tutte le collaborazioni con i brand realizzate nel corso della sua carriera. Secondo l’imprenditore Gianluca Massini Rosati, il quale ha ricostruito la struttura societaria delle aziende dell’influencer, quest’ultima sarebbe riuscita a tagliare l’importo della tassazione a suo carico, rispettando la legge.
Le tasse di Chiara Ferragni: tutti i “trucchi” per pagare meno (Foto ANSA) – Gossip.pourfemme.it
La madre delle società Ferragni (La Fenice srl e la Tbs Crew Srl) è però la Sisterhood, la holding del gruppo, che vanta un fatturato da 4,5 milioni di euro e 2,4. Attraverso questo collegamento e tramite l’uso della normativa Madre-Figlia, l’influencer sarebbe riuscita a ridurre l’imponibile su cui calcolare le imposte sulla distribuzione degli utili.
La normativa in questione, prevede infatti che solo il 5% degli utili distribuiti a una società madre dalla società figlia costituisca base imponibile per il calcolo dell’Ires, determinando in questo modo una riduzione di oltre il 95% delle imposte, fino all’1,2%.
Lo schema societario di Chiara Ferragni, finora sconosciuto, le avrebbe permesso di pagare pochissime tasse sul fatturato di entrambe le società, spingendo gli utili di queste alle stelle. Lo schema è nuovamente al centro delle polemiche, nonostante la sua legittimità, e sta provocando l’indignazione dell’opinione pubblica. Nel frattempo, l’influencer è ancora lontana dal rivivere i momenti di gloria del passato.
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