Il Festival di Sanremo si è concluso accompagnato dalle polemiche: la conduttrice Rai non può fare a meno di esprimere il suo rammarico.
Due artisti condividono pubblicamente quello che pensano: una pratica che dovrebbe considerarsi naturale e autentica in un paese democratico. Tuttavia, l’Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio si è sentito in dovere di ribadire l’importanza e la tutela riservata dalla produzione del canale pubblico alle vittime dell’attentato del 7 ottobre, “utilizzando” come “portavoce” Mara Venier. La conduttrice, al termine della puntata speciale di Domenica In dedicata al Festival di Sanremo, ha letto un comunicato passato appunto dalla penna dell’AD.
Sul famoso cartoncino si citano gli ostaggi israeliani e le vittime di Hamas, ma non si esprime alcun riferimento alla strage civile consumata a Gaza. Il pubblico si è così ribellato alle dichiarazioni dell’AD, scagliandosi contro Mara Venier e con quella che è stata definita un’indegna omertà. Secondo i telespettatori, la conduttrice avrebbe potuto, per lo meno, citare al termine della lettura del comunicato le vittime di Gaza.
Qualcuno dalla platea l’ha persino esortata a dedicare loro poche parole. Eppure, nulla. Il “caso Ghali” si sarebbe potuto limitare alla semplice espressione di un pensiero, ma la volontà di Roberto Sergio di dissociarsi, in qualche maniera, l’ha trasformato in uno scandalo pubblico. I telespettatori hanno dunque denunciato quello che secondo loro è da considerarsi un vero e proprio tentativo di censura, tanto da parte dell’AD quanto della stessa Mara Venier.
Ghali parla di “genocidio” e Dargen D’Amico affronta l’argomento migranti sul palco del Teatro dell’Ariston. Mara Venier lo interrompe e legge il comunicato incriminato. A quel punto un’onda di indignazione travolge la conduttrice, tacciata di vigliaccheria ed omertà. “Ho pianto molto questi giorni” – le prime dichiarazioni della “imputata” – “Se l’amministratore delegato della Rai mi chiede di leggere un comunicato, io lo faccio”.
Lo storico volto Rai ha poi sottolineato come il suo pensiero si rivolga tanto alle vittime di Gaza, quando agli israeliani massacrati dai terroristi lo scorso 7 ottobre 2023. “Vorrei che gli ostaggi fossero liberati” – ha ribadito – “E vorrei che si fermassero i bombardamenti sui civili e si trovasse una soluzione politica”. Nonostante il tentativo, forse, di giustificarsi pubblicamente in merito a quanto accaduto, il pubblico non è riuscito a perdonarla.
In molti, di fatto, hanno sostenuto che – data l’età anagrafica e gli innumerevoli anni di carriera – si sarebbe potuta permettere al termine della lettura del comunicato di citare semplicemente anche le vittime di Gaza. “Se sono da trent’anni in tv, è perché non ho mai spostato una parte politica” – ha poi concluso in una recente intervista.
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