Dopo settimane di silenzio, Amadeus fa una rivelazione sui cantanti di Sanremo in seguito alla bufera mediatica: ecco cosa ha dichiarato.
Uno dei conduttori che ha lasciato il segno indelebile nel mondo dello spettacolo per la sua professionalità, il suo talento e la sua padronanza nel linguaggio televisivo moderno è proprio lui, il grandissimo Amadeus. Come sappiamo, da circa 5 anni, ha occupato la posizione di presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo lanciando brani meravigliosi non solo in Italia ma anche nel mondo. Purtroppo, in quest’edizione ci sono state varie polemiche e Amadeus ha voluto dire la sua.
I suoi Festival sono stati, per il pubblico, una ventata di leggerezza in un periodo difficile come il Covid-19, ma anche una scoperta per aver portato alla luce il successo di alcune band e cantanti di cui (prima di Sanremo) non si conosceva il talento (tra cui i Maneskin).
Amadeus, insieme a Rosario Fiorello, ha portato non solo divertimento e spensieratezza agli spettatori ma ha toccato percentuali di share mai viste nella storia della kermesse. Questo è dovuto sia ai nuovi artisti amati dal pubblico come Geolier, sia ad alcuni co-conduttori molto seguiti sul web, tra cui Chiara Ferragni lo scorso anno.
Come succede spesso ad ogni conduttore, anche in quest’edizione non sono mancate le polemiche e la bufera mediatica per alcune frasi pronunciate dai cantanti nel corso della manifestazione canora. In particolare Ghali, che ha detto “Stop al genocidio”, e Dargen D’Amico che, in occasione dell’intervista a Domenica In post Sanremo, ha toccato il tema dell’immigrazione venendo zittito in malo modo dalla padrona di casa Mara Venier.
Amadeus, dopo la bufera arriva la dichiarazione
In seguito alle polemiche che hanno coinvolto Mara Venier, gli artisti in questione e l’amministratore delegato Roberto Sergio per un comunicato che, a detta di molti, non è altro che una terribile vergogna, Amadeus ha deciso di placare gli animi e dire la sua nel programma di Bruno Vespa, Porta a Porta.
Invitato in trasmissione, ha espresso la sua opinione affermando: “Il Festival di Sanremo non ha mai promosso odio. Rispetto le decisioni di tutti, ma non sono assolutamente d’accordo con questa affermazione, nella maniera più totale”. Per aggiungere, ancora una volta: “Ha sempre parlato di inclusione, di libertà: i cantanti che sono saliti sul palco hanno chiesto la fine della guerra, hanno chiesto la pace, richiedere la pace vuol dire seminare odio? Esattamente il contrario“.
Ha poi risposto nell’immediato alla domanda di Bruno Vespa che, incalzando, ha chiesto: “Questo non vuol dire che voi abbiate dimenticato il massacro di 1200 israeliani?”. Le parole di Amadeus sono state: “La guerra da qualsiasi parte è da condannare, non c’è guerra da un lato o dall’altro, c’è la guerra che va fermata, qualsiasi guerra al mondo va fermata”.
“Mai mi sarei mai sognato di portare l’odio, e così anche i cantanti. A Sanremo nella storia, e senza sembrare presuntuoso, in questi anni c’è un grande senso di inclusione che va rispettato e mai cambiato, sennò torniamo indietro“ ha affermato il conduttore in conclusione.
