Fiorello, altro che animatore: impossibile immaginarlo nei panni del suo primo impiego

Il mattatore siciliano ha svolto diversi lavori, prima di riuscire a fare quello che più ama. Ecco di cosa si occupava Fiorello da giovanissimo.

Impossibile non amarlo: spontaneo, ironico e talentuoso, Fiorello è stato per tutte e cinque le edizioni di Sanremo condotte da Amadeus un personaggio fondamentale per la riuscita dell’evento. Divertente e leggero anche nei momenti più tesi e complessi, come il caso di Bugo e Morgan ad esempio, è stato per il suo collega un amico e un braccio destro fondamentale, con il quale ha vissuto l’esperienza lavorativa più bella della sua vita.

Ecco quale era il primo lavoro di Fiorello
Qual è stato il primo lavoro di Fiorello: non faceva solo l’animatore (gossip.pourfemme.it)

Per riuscire a diventare lo showman che è oggi, però, Fiorello ne ha fatta di strada e di gavetta. Le sue prime esperienze televisive sono infatti arrivate dopo anni di lavoro in radio e nei villaggi turistici, vero e proprio cantiere nel quale è riuscito a mettere a punto il proprio personaggio e a far emergere tutte le sue qualità. Ecco tuttavia quale è stato il suo primo vero lavoro: inimmaginabile.

Fiorello, tutt’altro che animatore: ecco il suo primo lavoro

Nel 1976, Fiorello scopre da un amico che a poche centinaia di metri da casa sua avrebbero aperto un villaggio turistico. Le previsioni erano allettanti e tutti iniziarono a chiacchierare di questo nuovo progetto, che sembrava proprio la fine del mondo: “Provammo a imbucarci come ospiti, ma niente. Dopo alcuni tentativi, uno della compagnia ci propose di tagliare la rete di protezione e entrare. Lo facemmo”, ha detto Fiorello nel corso di un’intervista per Vanity Fair.

Ecco quale era il primo lavoro di Fiorello
Il primo lavoro di Fiorello, altro che animatore: la confessione del mattatore (Foto Ansa) – (gossip.pourfemme.it)

Da quel momento, quando vide lo show che c’era all’interno, decise che avrebbe voluto solo ed unicamente lavorare in quel villaggio Valtour. Il suo primo impiego fu quindi nelle cucine della struttura: “Lavavo teglie, enormi teglie, con un grembiule gommato, una pompa, una retina e una paletta per scrostare grasso e patate ha detto. Quando però scoprì che i camerieri erano più vicini alle persone e potevano parlare con gli ospiti del villaggio, iniziò a sognare il ruolo e di fatto lo ottenne.

Da cameriere, quindi, diventò barista perché capì che quel mestiere era ancora più bello del precedente. “Preparavo il caffè e contemporaneamente facevo la telecronaca di quello che succedeva, imitando la voce di Sandro Ciotti. I clienti impazzivano“. Il resto si può dire che è storia: presto diventa animatore e, da quel momento in poi, Fiorello non abbandonerà mai più il mondo dello spettacolo.

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